Femminicidio: quando a uccidere è l’uomo in divisa
È possibile prevenire queste tragedie?
Si è molto discusso del gravissimo caso di femminicidio che ha coinvolto un carabiniere di Latina, con la morte delle 2 figlie piccole e la quasi uccisione della moglie. Una vicenda che ha chiamato in causa l'intero mondo delle forze dell'ordine e più in generale di tutti coloro che portano una divisa.
Per questo occorre partire da alcuni dati che ci consentono di focalizzare meglio la questione: in Italia i lavoratori in divisa (compresi quelli "privati") che hanno una pistola in dotazione sono circa 450.000, meno del 2,5 per cento della popolazione maschile.
Dieci femminicidi su 117, circa l'8,5 per cento, risultano commessi soprattutto da guardie giurate, militari, carabinieri e anche agenti. Soltanto il 12,8% dei femminicidi viene commesso con una pistola.
E' facilmente verificabile, quindi, che la maggior parte delle donne uccise con un'arma da fuoco sia vittima di persone che portano una divisa.
Vuoi proseguire la lettura?
Accedi per leggere l’articolo completo. Altrimenti crea un account sul nostro sito e scopri tutti i vantaggi riservati agli utenti registrati.
Accedi